Casa dello studente, sblocco vicino per i 3 milioni di fondi sisma

TERAMO – Potrebbe esserci uno spiraglio nella vicenda del finanziamento della Casa dello Studente di viale Crucioli e dei 3 milioni di euro guadagnati all’epoca del Governo Gentiloni attraverso i fondi del sisma. e che sarebbero ancora fermi in attesa di essere erogati all’Azienda per il diritto allo studio, stazione appaltante del progetto. Domani, l’ennesimo viaggio romano del direttore Antonio Sorgi e del presidente Paolo Berardinelli, cercherà di chiarire l’effettiva disponibilità della somma, importante perché vincola l’erogazione di altri fondi, in particolare quelli del decreto del Miur (9 milioni di euro). A Montecitorio incontreranno Il parlamentare Cinquestelle Fabio Berardini, che proprio ieri ha citato il finanziamento, che lo ricordiamo fu procurato dall’Adsu grazie all’interessamento dell’allora parlamentare teramano Paolo Tancredi. Berardini dice di «aver acquisito il Decreto di variazione di cassa del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti e firmato lo scorso 20 novembre 2018 relativo allo stanziamento di 3 milioni di euro per la realizzazione della Casa dello studente di Teramo». E’ nella ‘cassa’ infatti l’intoppo burocratico, perché all’indomani dell’assegnazione del finanziamento e del relativo capitolo di spesa, del fondo non c’è stata traccia a livello di cassa. Esiste insomma la sola competenza, ma non il passaggio effettivo per l’erogazione all’Adsu. L’iniziativa di Berardini avrebbe risolto questo passaggio, prettamente politico, di individuare le risorse per poter rendere concreta l’erogazione della somma a disposizione: «Mi sono attivato per verificare lo stato del finanziamento e per sollecitare la variazione di cassa auspicata da tutti. Grazie anche al mio interessamento questa variazione è stata fatta ed ora attendiamo il provvedimento di pagamento che è nell’esclusiva competenza dell’apparato burocratico ministeriale – ha specificato in una nota l’onorevole Berardini. Secondo l’esponente della maggioranza di governo, il ritardo nel passaggio dalla competenza alla cassa sarebbe «da imputare al fatto che la struttura è stata informata dello stanziamento solo nel mese di gennaio. Auspico – ha detto Berardini – che l’erogazione possa avvenire nel più breve tempo possibile per sopperire ai ritardi del passato. Resto convinto che la Casa dello Studente sia una struttura di fondamentale importanza per il rilancio di Teramo».
I 3 milioni pesano sul prosieguo del progetto di ristrutturazione dell’ex rettorato dell’Università in viale Crucioli, perché, come detto, nella documentazione che accompagna il business plan dell’opera vengono indicati quale quota di co-finanziamento della somma maggiore prevista dalla legge 388 del Miur. Su questo fronte il progetto Adsu viene indicato come uno tra i probabili vincitori della graduatoria di merito che distribuisce i finanziamenti su base biennale per i prossimi 6 anni. Il decreto di assegnazione, firmato dalla ministra Valeria Fedeli, era stato osservato dalla Corte dei Conti e dovrebbe essere riscritto tenendo conto del rilievo dei giudici amministrativi sull’accesso ai fondi anche da parte delle scuole superiori. Nella governance Adsu c’è ottimismo sulla risoluzione del problema, grazie anche all’opera fattiva dei rappresentanti parlamentari teramani del Movimento 5 stelle, consapevoli dell’importanza dell’opera per una città sede universitaria che ancora non ne ha una. Il progetto Casa dello Studente, nel business plan elaborato dall’Adsu, impegna circa 20 milioni di euro, dei quali 8 sono costituiti dal valore dell’opera, 3 sono fondi di provenienza terremoto e il restante dal Miur, appunto attraverso il bando della 388. La vecchia struttura che fu prima Ospedale civile Vittorio Emanuele III, poi Università di Teramo con mensa e infine Rettorato, dovrebbe tornare in vita con la realizzazione di uffici, sale studio, palestra, ristorante, uno sportello bancomat e anche due sportelli dell’Adsu. La Residenza universitaria prevede 212 posti letto, in modo da ospitare non solo i borsisti, ma anche gli studenti che arrivano per l’Erasmus, con parcheggi interrati e in superficie impianti sportivi e un orto urbano a cura degli stessi ospiti con la collaborazione della Facoltà di Agraria.